7 opere futuristiche che ci conducono verso una nuova architettura

7 invenzioni futuristiche che ci conducono verso una nuova architettura

Travolta in un’era entusiasmante fatta di digitalizzazione e di computing, l’architettura degli ultimi dieci anni è stata profondamente colpita dalla “Quarta Rivoluzione Industriale”.
Non solo, infatti, questa stra-ordinaria rivoluzione ha cambiato nel profondo ognuno di noi (dai nostri rapporti con persone e cose, al nostro modo di lavorare passando per le molteplici esperienze quotidiane), ma ha dato vita anche ad un’architettura nuova, che si appropria delle nuove tecnologie per il bene collettivo delle nostre città e delle persone che le vivono.

Da esemplari di ingegneria per l’artigianato e l’arte ad opere che uniscono le nuove tecnologie con aspetti biologici, ecco i 7 progetti selezionati da Archdaily che, 80 anni dopo il manuale del modernista Le Corbusier, accennano ad un ulteriore orizzonte fatto di un’architettura inedita ed entusiasmante!

1. Hy-Fi / The Living

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Vincitore del concorso per giovani PS1’s annual Young Architects’ Program bandito dal MoMA, Hy-Fi è un padiglione che si compone di bio-mattoni realizzati interamente con materiali naturali e riciclabili.

The Living insieme alla società Ecovative ha creato i mattoni utilizzando una combinazione di sottoprodotti agricoli del mais e strutture radicolari, la quali costituiscono una sorta di cementante naturale.La forma è stata generata utilizzando un software parametrico per minimizzare i materiali e per mantenere la massima integrità strutturale.

2. Arabesque Wall  / Michael Hansmeyer & Benjamin Dillenburger

Testare i limiti della forma trovando in progettazione parametrica e la fabbricazione digitale,  Arabesque Wall è un massiccio muro stampato in 3D e alto 3 metri, con dettagli ornamentali alla scala di millimetri e con oltre 200 milioni di singole superfici.

Ideato attraverso il design algoritmico e stampato in 3D, il progetto dimostra le capacità estreme del design computazionale, creando un pezzo che – anche se non necessariamente funzionale – mantiene una qualità e il livello di dettaglio che supera maestria umana.

3. The Programmed Wall / ETH Zurich

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Utilizzando un braccio robotico, The Programmed Wall presenta una serie di logiche definite da studenti di  Zurigo nella posa di un muro di mattoni. A differenza di un muratore, il robot è in grado di posizionare ciascun mattone in modo diverso senza riferimento ottico o di misura, cioè senza sforzo supplementare. Per sfruttare questo potenziale, gli studenti hanno sviluppato strumenti di progettazione algoritmica che ha informato i mattoni della loro disposizione spaziale secondo logiche procedurali.

Posizionando in questo modo è stato possibile elaborare un muro di mattoni in cui ciascun mattone dei 400 totali, ha preso una posizione specifica e una rotazione nello spazio. Gli studenti non hanno definito la geometria della parete, ma la logica costruttiva secondo la quale il materiale è stato organizzato in un particolare ordine temporale, dando vita così ad una forma architettonica.

Il robot a sua volta interpreta questa logica per produrre una forma architettonica. La rotazione parametrica di mattoni genera un effetto di deformazione visiva del muro.

4. Labrys Frisae Pavilion / THEVERYMANY

LF 01 photo by THEVERYMANY

Un importante vantaggio del computational design è la capacità di progettare strutturalmente forme complesse che altrimenti sarebbe impossibile ottenere con metodi tradizionali analogici. Il Labrys Frisae è un padiglione, realizzato per Miami Art Basel, dalle forme sorprendenti che sfidano quasi ogni logica.

Costruita con più di 10mila fogli di alluminio di spessore inferiore ad 1 millimetro, il Labrys Frisae è una struttura autoportante dalle forme eccitanti che ricordano quelle di una nuvola. La struttura rappresenta un vero e proprio testamento di ciò che può essere fatto con la tecnologia di oggi unendo il design computazionale con l’ingegno umano, oltre che la tenacia.

5. Grotto Sauna / Partisans

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Confondendo i confini tra tradizione artigianale e la fabbricazione digitale, Grotto Sauna di Toronto è una sauna, sulla costa del lago Huron, dagli interni fluidi sviluppati attraverso un forte connubio tra artigianato, modellazione digitale e fresatura CNC.

6. Moss Voltaics / Institute for Advanced Architecture of Catalonia

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Utilizzando il bio-fotovoltaico, questo progetto sfrutta elettroni liberi prodotti nella crescita di muschio, utilizzando un sistema modulare che favorisce la loro crescita. Il muschio è una delle poche piante che possono crescere in condizioni urbane, e proprio per questo motivo è stato selezionato per questa sperimentazione.

7. Eco-BLAC Brick / MIT Research Lab

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Gli studenti del MIT hanno trovato un modo alternativo per la produzione di mattoni, che non necessita di cottura, in quanto si propone di riciclare le ceneri prodotte dalle aziende dell’India rurale che, non avendo accesso alla rete elettrica, risolvono il problema bruciando in caldaie alcuni tra i combustibili più inquinanti che si trovano sul mercato.

La trasformazione delle ceneri in mattoni, previene questo genere di inquinamento; inoltre la trasformazione avviene per via chimica (le ceneri vengono sciolte da un attivatore alcalino e ridotte ad un gel plasmabile, che viene a sua volta pressato in mattoni resistenti e dalla lunga durata nel tempo): in questo modo si evita di cuocere i mattoni fino a 1000°C.

Infatti, una volta assemblato, il mattone si asciuga e si indurisce a temperatura ambiente, senza il rilascio di emissioni di gas serra in atmosfera. Oltre a creare un mattone eco-sostenibile, gli studenti del MIT hanno pensato di creare un mattone economico, adatto a costruire edifici a basso costo e destinati alle famiglie con reddito minimo.

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